Proprio in questi giorni sono passati 20 anni precisi da quel giorno che io e Giovanna ci sposammo a Tribano in provincia di Padova. Era il 2004 ed i giorni precedenti aveva nevicato parecchio. In quel tempo avevamo una piccola casetta comprata con un mutuo trentennale. Ci piaceva vivere semplici, la casa era molto carina con i muri a vista composti di pietre una differente dall'altra.
Il matrimonio lo celebrò un prete. Fu lui a trovarci i testimoni necessari e preoccuparsi della pratica. Lo fece perché doveva restituire un favore ad una nostra compaesana che era stata una nota partigiana.
Eh si perché noi non eravamo di Tribano e la pratica richiedeva una certa dimestichezza perché si chiedeva un matrimonio senza le previste comunicazioni e affissioni nel comune di nascita. Quelle sarebbero state fatte dopo. Fu un matrimonio inusuale, celebrato un lunedì. In chiesa in carne ed ossa eravamo solo in cinque: noi due, due testimoni ed il prete. Non eravamo vestiti da matrimonio. Quel giorno eravamo vestiti da "guerra". Giovanna al posto dell'abito bianco aveva una gonna lunga e calzava gli scarponi, gli stessi che furono il simbolo di Autodifesa-SelfDefense nei primi anni. Io avevo una camicia indiana,
Ci dimenticammo di fare qualche foto. Non lo facemmo apposta, ma tra le varie cose e agitazioni andò così. Non esiste nulla che lo ricordi.
Solo un anno, dico solo un anno abitammo alla nostra casetta!
Poi la guerra. Scappammo all'inizio di giugno del 2005 e non tornammo più.
La casa fu persa.
La nostra fu una battaglia continua. Quell'estate la passammo praticamente in treno. Poi la nostra casa divenne una tenda per diversi mesi.
E poi anni di miseria, di vita senza un tetto.
Vedemmo i nostri corpi consumarsi,
le nostre energie esaurirsi.
Vedemmo infrangersi tutti i nostri sogni.
Vedemmo svanire tutti i progetti ed i sogni.
Vedemmo la cattiveria umana,
vedemmo anime nere popolare le forze dell'ordine,
vedemmo una chiesa vuota.
Vedemmo i fantasmi
Vedemmo il male posarsi sulle persone.
Le persone diventare fantasmi, il male diventare persona.
Lo dico per esperienza, l'ho scritto perché rimanga.
Il viaggio è qui http://supper.altervista.org/IterMain.html
Chi dice che non è vero è il ladro, il nemico.
Chi nega la battaglia ha già deciso per te.
Chi non ascolta gli avvertimenti è uno stolto.
Matteo
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