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Immagine del redattoreMatthew Pasini

Terni, Assolto l'ex Ispettore della polizia Stefano Onofri


L’ex ispettore di polizia della questura di Terni Stefano Onofri è stato assolto perché il fatto non sussiste. Lo riporta il Messaggero il giorno 8 maggio 2021. Onofri 59 anni, in pensione da poco più di due, lo abbiamo conosciuto nel 2007 in Questura quando si interessò al nostro caso. Gli avevamo consegnato un cd all'inizio del 2007 e un archivio denominato "StoryBoard" nel 2009.

Grazie alla sua intercessione, lo chiamavamo appunto Santo Stefano, il Corriere dell'Umbria pubblicò nel 2007 un articolo sulla nostra storia.

Il Messaggero scrive: "Assolto dall’accusa di aver “spiato” tramite alcuni accessi illegali al sistema di indagine Sdi (la banca dati interforze), le posizioni di commercialisti, avvocati e imprenditori ternani che erano coinvolti nel crac Casetta e nelle indagini sulla gestione del patrimonio della Diocesi divorato da un buco di diversi milioni di euro.".


E continua il Messaggero con "... nel 2012, quando la questura di Terni era scossa dalle indagini della locale Procura sul comportamento di un dirigente che è stato poi prosciolto da tutte le accuse. Indagini che portarono ad indagare, stavolta dalla procura di Perugia, competente in reati informatici, su Stefano Onofri con la conseguente richiesta di rinvio a giudizio per alcuni reati con i quali era contestato che “nelle sua funzioni impropriamente utilizzate avesse abusivamente indotto il 22 febbraio del 2012 in errore il suo subalterno, che poi aveva effettuato gli accessi nel sistema operativo centrale interforze per verificare la pozione di 12 persone”. Accesso che lo stesso Onofri aveva invece fatto direttamente per verificare solo la posizione dell’allora economo della Diocesi in seguito ad un’indagine sull’utilizzo dei buoni pasto dopo l’esposto di alcuni richiedenti asilo..."


Mi ricordo che eravamo spesso in Questura a Terni nel 2007 a cercare una mano, e vi era una linea in Questura di ispettori legati alla Procura di Perugia e alle robe di chiesa. Avendo noi problemi con le robe di chiesa per il fatto che alcuni usavano queste strutture per farci guerra .... Onofri era sicuramente la persona giusta, perché non era di quel partito e perché non aveva paura di affrontare la linea di Perugia & company.


All'epoca noi avevamo tra l'altro denunciato un magistrato di Perugia alla Procura di Firenze per lesione del diritto della difesa. Il magistrato che conduceva le indagini a Firenze era Rosario Minna, coinvolto poi in uno scandalo alquanto bizzarro, è stato buttato fuori dalla magistratura ed è morto di lì a pochi anni.


A Terni vi era anche il mistero di dove fosse finito un fascicolo che era stato consegnato all'entrata. Fu parlando con un altro Commissario, tale Carelli, che ci accorgemmo che non vi era. Probabilmente aveva preso il volo...

E così anche Onofri, pur tanto sicuro e uomo molto pratico, alla fine ha dovuto soccombere al potere di Perugia... anche se è stato ora assolto , certamente vedo la sua pensione come un tirarsi fuori da un ambiente che magari non era più quello di prima dopo questo fatto citato del 2012.


Non sapevo che era andato in pensione. Io del resto a Terni non ho più avuto coraggio di tornare anche se vi sono luoghi molto belli come il lago di Piediluco.


In Questura oltre ad Onofri, avevamo conosciuto l'Ispettore Saulle, il commissario Carelli ed altri della divisione anticrimine. Poi dopo aver denunciato il magistrato di Perugia, anche in Questura a Terni molti rapporti si incrinarono. Colpa di chiacchiere di corridoio instillate apposta da alcune persone...







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