Qui si spiegano i motivi per cui due giudici romani di Piazzale Clodio furono denunciati per soppressione di atti veri. L'elemento fondamentale risulta essere la raccomandata qui a lato inviata alla Procura Militare di Roma.
Buona lettura
Il 3 giugno 2005 eravamo partiti da casa con la valigia perché avevamo paura. A metà giugno, visto che in Procura Ordinaria le nostre raccomandante non erano pervenute e sembravano intercettate, ci venne l’idea di provare a scrivere alla Procura Militare indicando il problema e inoltrando una copia di tutto quello che avevamo già inviato alla Procura Ordinaria. Quella mattina, arrivammo tardi in ufficio postale e vedemmo che vi era un foglio con una lista di tutte le raccomandate che andava portato ai carabinieri. Quella volta eravamo arrivati tardi e il terminale delle poste non funzionava così la raccomandata fu acquisita manualmente e forse non fu nemmeno inserita in quella lista che andava ai carabinieri.
Quella raccomandata, a differenza delle altre, arrivò in Procura Militare, fu letta e fu stampato il contenuto del CD. Il fascicolo fu inviato in Procura Ordinaria di Piazzale Clodio a Roma. Questo lo venimmo a sapere in marzo 2006 quando ci recammo personalmente in via delle Milizie a Roma sede degli uffici della Procura Militare. Ci diedero il rapporto in figua dove al numero 21 vi erano riportati gli estremi dell'invio.
La Procura Militare ci invito di andare in Procura ordinaria a chiedere informazione relativamente al fascicolo. Arrivati a piazzale Clodio non si riusciva a trovare informazioni.
Torniamo un po' indietro per capire. Dopo giugno 2005 non sapemmo più nulla di tutte le raccomandate inviate a Roma (8) inclusa quella inviata alla Procura Militare. Solo in novembre 2005 ci arrivò una comunicazione da un magistrato, tale P.C. , che diceva che solo la "7" raccomandata era pervenuta e che quelle precedenti invece non erano pervenute. Quella comunicazione era una richiesta di archiviazione, perché il magistrato ricevendo la 7 raccomandata aveva appreso dalla stessa dell'elenco delle raccomandate precedenti e gli permise di constatare che non erano pervenute: e per questo aveva iscritto il reato 616 nel registro delle notizie di reato. Tuttavia chiedeva l'archiviazione perché non vi erano ulteriori elementi per capire se si era trattato di smarrimento e/o sottrazione.
Dunque ci risultava che il magistrato aprì il fascicolo e lo chiuse subito dopo senza preoccuparsi di entrare in possesso del materiale sparito e senza sentirci direttamente....
Cosa che mi sembrava assai strano.... vista la gravità della situazione accaduta dentro la Procura.
Dunque tornando a marzo 2006, non riuscendo a trovare informazioni a Clodio sulla raccomandata della Procura Militare, ci dirigiamo all'ufficio del magistrato P.C. per vedere se sapeva qualcosa di quanto accaduto : il magistrato è in ferie e ci parla l'impiegato. Ci dice che tutto era stato archiviato. Controllando il terminale scopriamo che gli era pervenuto un corposo fascicolo da un altro magistrato.
Capiamo dunque che il fascicolo che gli era pervenuto era quello spedito dalla Procura Militare.
La settimana successiva non eravamo più a Roma e gli chiedemmo spiegazioni tramite fax al magistrato, senza dire che sapevamo del corposo fascicolo proveniente dalla Procura Militare, e ci scrisse questo:
Questi particolari ci fecero capire che vi era qualcosa che non andava sul magistrato o in procura di Roma:
1) perché il magistrato continuava a dire che le denunce scomparse continuavano a non essere pervenute, visto che quelle scomparse erano state reintegrate dalle copie inviate dalla Procura Militare?
2) perché per le denunce inoltrate tramite la Procura militare non si era iscritto nessun reato? Difatti vi erano delle denunce di violazione di domicilio e varie altre che si erano accumulate...
Per questo denunciammo la Procura di Roma. Era evidente che qualcuno non solo aveva sottratto delle raccomandate ma aveva pure soppresso degli atti veri.
Non riuscimmo mai a parlare con un magistrato di questa cosa. Ne a Roma né a Napoli né a Perugia dove era nato il procedimento contro la Procura di Roma né a Firenze dove si accusava le procure di Roma e di Perugia di lesione del diritto della difesa.
Due magistrati sono morti: quello di Napoli e di Firenze.
Noi finimmo in mezzo una strada e fummo perseguitati anche da alcune forze dell'ordine.
La storia completa e su http://supper.altervista.org
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