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Immagine del redattoreMatthew Pasini

La Polizia di Stato doveva proteggermi!

Aggiornamento: 2 giu 2020

Il 22 novembre 2006 una donna della segreteria del magistrato di Perugia, durante un contatto telefonico mio e di Giovanna, ci chiedeva se avevamo fatto richiesta di protezione, e a nostra risposta negativa, ci spiegava come fare tale richiesta. Scrivemmo dunque un fax e lo mandammo lo stesso giorno al magistrato come indicatoci.

A quella richiesta non successe nessuna protezione nei nostri confronti. Il motivo è alquanto assurdo e in questo articolo vi spiego il perché e come sono andate le cose.

La richiesta di protezione era contenuta in una paginetta inviata via fax che riporto di seguito in figura F1.

All’epoca della richiesta eravamo dalle suore di Bastia Umbra ed eravamo in contatto con il vescovo di Assisi Sorrentino. Le suore ci avevano dato l’ultimatum e dovevamo uscire a pochi giorni. Dunque eravamo assai agitati e avevamo paura di quello che sarebbe successo.


F1 - Richiesta di Protezione al magistrato di Perugia

Fatta la richiesta "F1" non sapremo più nulla fino alla fine di metà maggio 2007. Intanto erano accadute molte cose e nel frattempo avevamo rischiato di morire in strada, ma poi eravamo sbarcati a Città di Castello e Terni...


A Terni verso fine maggio finalmente ci arriva una comunicazione da un ispettore dell’anticrimine: un certo Giambattista Saulle di origine calabrese. Proprio in quella comunicazione girataci da Saulle veniamo a sapere cosa è successo alla nostra richiesta di protezione. Il documento si trova in figura F2. La parte che ci interessa è il punto 2, dove il magistrato rispondeva:


“con lettera del 25.11.06 (all n.2 ) incaricava la locale stazione di p.g. (PS), che subdelegava la stazione CC di Este (all. n. 3), che rispondeva con nota del 29.11.06 (all. n.4) di informare le persone offese che per la tutela della loro incolumità devono rivolgersi alla competente Autorità di P.S.”.


Praticamente la donna della segreteria aveva detto di inviare la richiesta al magistrato, il magistrato aveva poi incaricato la PS di Perugia, la quale aveva subdelegato ai Carabinieri di Este (dove risultavamo ancora residenti nel 2006), i quali carabineri avevano a loro volta rimandato indietro la comunicazione a Perugia dicendo di informarci di rivolgerci alla competente autorità di P.S.! Ecco il passaggio in oggetto:




Bene allora visto che vivevamo ormai a Terni da 5 mesi, chiedemmo ad almeno due ispettori di tale Questura chi fosse questa autorità competente. Nessuno ci diede risposta perchè non lo sapevano nemmeno loro. Negli anni successivi lo chiedemmo anche in altre caserme e Questure e nessuno ci diede mai la risposta!


All'epoca avevamo dimora presso le case di accoglienza a Terni ed eravamo ancora ufficialmente residenti a Baone. Chi era la Polizia che doveva proteggerci? QUALCUNO LO SA?


Quello che è certo è che non ci fu mai nessuna tutela da parte della PS nei nostri confronti. Non solo fummo lasciati soli dalla Polizia di Stato e dai carabinieri senza protezione ma sembrò tutta una presa in giro! Intanto mostro la comunicazione del magistrato. La risposta alla storia della protezione è contenuta nel punto 2.



Fig. F2- la risposta dal magistrato di Perugia

Con il senno di poi sembrò tutta una presa in giro al cubo:

in primis perché la polizia di Perugia aveva mandato l’incarico ai carabinieri di Este in VENETO, quando nei verbale avevamo accusato alcuni elementi proprio di quella stazione di Este e quando soprattutto continuavamo a dire che non potevamo tornare in Veneto sennò la ci avrebbero ammazzato!




Altro motivo di presa in giro è che quando volevano, sia si trattasse di magistrati sia si trattasse di forze dell'ordine, sapevano benissimo come inviarci le informazioni: ma quando non volevano inviarle sembravano scordarsi di ogni cosa.


Bene, dalla nostra richiesta di Novembre 2006 ci avevano risposto (F2) solo in maggio 2007, cioè ben 6 mesi dopo! Per uno che chiede protezione il tempo è importante! Eppure se guardate bene la comunicazione F2, le informazioni le avevano già a fine novembre!

Cioè ci sono voluti 6 mesi solo per sapere che dovevamo rivolgerci alla PS competente.


LA COMUNICAZIONE DI MAGGIO E' ARRIVATA TRAMITE FAX, MA TALE NUMERO DI FAX ERA GIA' A DISPOSIZIONE DEL MAGISTRATO SE AVESSE VOLUTO MANDARCI LA NOTIFICA! DIFATTI IL NUMERO E' PROPRIO NELLA RICHIESTA CHE AVEVAMO FATTO! IL NUMERO SE LO RICORDARONO SOLO DOPO CHE FACEMMO L'ESPOSTO ALLA PROCURA DI FIRENZE IPOTIZZANDO IL "REATO" DI LESIONE DELLA DIFESA DA PARTE DEL MAGISTRATO DI PERUGIA! E CIOE' QUANDO LA PROCURA DI FIRENZE CHIESE INFORMAZIONI SUL PROCEDIMENTO IN CORSO. Notate su "F2" che vi è scritto di notificare alla Procura di Firenze.


Allora facciamo un piccolo sommario:

1)tra il 2004 ed il 2005 spariscono 5 lettere raccomandate e 2 atti inviati alla Procura di Roma. Il magistrato romano apre un'inchiesta che dura pochi giorni e chiede subito l'archiviazione con motivazione che non vi sono elementi per capire se tratta di furto e/o smarrimento. Non si preoccupa nemmeno di chiederci una copia di quelle carte scomparse!

2)Nel 2005 facciamo conoscere la situazione accaduta a Roma, cioè di tutti i fascicoli spariti nel nulla, tramite internet e scopriamo che le nostre pagine e solo le nostre sono filtrate e non appaiono nei motori di ricerca. Cosa che risolviamo solo dopo numerose lettere a Google e ad autorità militari italiane.


3)Il magistrato di della Procura di Perugia che doveva indagare sui magistrati romani e sulla Procura di Roma, non ci concede assolutamente di parlarci. Viene archiviato tutto senza mai essere stati sentiti né da magistrato né da Polizia Giudiziaria.


4)In Lombardia prima e in Umbria poi cercano in tutte le maniere di non aiutarci e di farci ritornare in Veneto a tutti i costi.


5)La richiesta di protezione entra in “loop” senza mai che venga applicata. Nessuno sembra sapere chi fosse la Polizia competente!


6)Parte il “Mobbing sociale” nei nostri confronti con diffamazioni E MINACCE a valanga nei nostri confronti.


7)Nel 2010 La Polizia di Stato ci sfratta in maniera illegale e ci rimanda in Veneto con un procedimento illegale che viene bloccato dall’avvocato! Quando si chiede di riparare il danno fatto o rispondono con il silenzio o dicono che non sono competenti. Link. dUNQUE NON SOLO NON CI HANNO PROTETTO QUANDO DOVEVANO FARLO, MA VANNO A FARE PURE I SERVIGI DI QUEL POTERE CHE CI VOLEVA MORTI!


8)Finiamo a vivere in strada con nessuno che ci da una mano. Carabinieri e Polizia e sindaci e servizi sociali… se ne lavano tutti le mani. Non riusciamo nemmeno ad avere la tessera sanitaria per curarci perchè il nostro comune di nascita che dovrebbe essere l'unico ad occuparsene si rifiuta di fare le pratiche.


9)I giornalisti fanno silenzio sulla situazione.


10) Due magistrati che avevano avuto in mano le nostre carte muoiono (il dottor Filippo Beatrice della Procura di Napoli e il dottor Rosario Minna all'epoca in servizio presso la Procura di Firenze)


Tutto il materiale di riferimento si trova nell'indice #A17Box al link https://digilander.libero.it/matthewpasini/


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